C’era una volta, in un piccolo villaggio africano, un anziano saggio che conosceva molti segreti della vita. La sua fama era tale che persone da villaggi lontani lo raggiungevano per chiedergli consigli su questioni difficili.
Un giorno, un giovane pieno di dubbi si avvicinò al saggio e gli chiese:
“Maestro, puoi spiegarmi la differenza tra il Paradiso e l’Inferno?”
Il vecchio saggio sorrise e disse:
“Ti racconterò una storia. Chiudi gli occhi e ascolta.”
Il giovane obbedì, e il saggio iniziò:
“In un sogno, vidi due stanze. Nella prima, c’era un grande banchetto con ogni tipo di cibo delizioso. Intorno al tavolo, molte persone affamate, ma nessuno poteva mangiare. Erano disperati, perché ognuno di loro aveva un cucchiaio lunghissimo legato al braccio. I cucchiai erano così lunghi che, anche se riuscivano a prendere il cibo, non potevano portarlo alla bocca. Erano condannati a restare affamati, in eterno tormento.”
Il giovane rabbrividì. “Questo è l’Inferno?” chiese.
Il saggio annuì e continuò:
“Nella seconda stanza, il banchetto era identico: gli stessi cibi, lo stesso tavolo, e gli stessi cucchiai lunghi. Ma in questa stanza, le persone ridevano e si saziavano. Sai perché?”
Il giovane rifletté e poi scosse la testa.
Il saggio sorrise e disse:
“In quella stanza, le persone avevano imparato a nutrirsi a vicenda. Prendevano il cibo con i cucchiai e lo porgevano alla persona di fronte a loro. Così, tutti potevano mangiare e godere del banchetto.”
Aprendo gli occhi, il giovane guardò il saggio con gratitudine e disse:
“Adesso capisco. Paradiso e Inferno non dipendono dal luogo, ma da come scegliamo di comportarci.”
Il saggio annuì e concluse:
“Ricorda, la differenza tra Paradiso e Inferno è nella capacità di pensare agli altri oltre che a noi stessi. Condivisione e compassione possono trasformare qualsiasi inferno in un Paradiso.”
Condivido saluti.
No responses yet