2020-2022: Gli Anni della Paura e della Censura, Come il Mondo è Stato Manipolato

Sottomissione di massa, terrore mediatico e vaccini imposti: la più grande truffa del secolo.

“Coloro che hanno ricevuto le dosi di vaccino moriranno tutti entro due anni.” – Luc Montagnier

Negli anni a venire, gli storici si interrogheranno su ciò che è realmente accaduto tra il 2020 e il 2022. Non tanto sulla pandemia in sé – un virus è un virus – ma sulla reazione umana, sproporzionata, isterica e a tratti surreale, che ha segnato il destino di intere nazioni. È stata una crisi sanitaria? O piuttosto una crisi di buon senso? È nata una nuova malattia: la pandemenza. Una follia collettiva indotta da una narrazione terroristica, orchestrata per instillare il panico e manipolare intere popolazioni. Abbiamo assistito a un esperimento sociale senza precedenti, un test globale per valutare fino a che punto si potesse spingere il controllo sulle masse senza incontrare resistenza. Il risultato? Un disastro epocale, che ha ridefinito i confini tra potere e libertà, tra scienza e superstizione, tra verità e menzogna.

La Paura, Nuova Religione

Dall’inizio della crisi, il terrore è stato l’arma principale di governi e media. Un bombardamento quotidiano di numeri privi di contesto, immagini di reparti sovraffollati e parole d’ordine ripetute fino alla nausea. Ogni dissenso, ogni domanda, ogni dubbio veniva bollato come eresia negazionista. Il dogma era stabilito: il virus era l’Apocalisse e solo un’obbedienza cieca avrebbe salvato l’umanità. Il concetto di paura è stato trasformato in una nuova religione, con i virologi come sacerdoti e il vaccino come sacramento obbligatorio. I numeri venivano sbandierati come versetti sacri, mentre ogni voce fuori dal coro veniva ridicolizzata e silenziata. Ci hanno fatto credere che il virus fosse una condanna inevitabile, e che solo attraverso il sacrificio delle libertà individuali si potesse ottenere la salvezza. Una narrativa costruita ad arte per generare panico e sottomissione. Ma chi dettava davvero le regole?

Il Feticcio della Mascherina, il Distanziamento e il Teatro del Green Pass

Da simbolo sanitario a icona di conformismo, la mascherina è stata imposta ovunque, anche dove la scienza non la giustificava. Jogging da soli all’aperto? Mascherina! Spiaggia deserta? Mascherina! Il distanziamento sociale, ennesima trovata assurda, ha diviso amici, famiglie, lavoratori. Evitare ogni contatto, trattare il prossimo come una minaccia vivente: ecco il mondo che ci hanno imposto. Gli individui non erano più esseri umani, ma potenziali portatori di morte. Ci hanno imposto regole contraddittorie e illogiche, come mantenere due metri di distanza in un supermercato mentre i mezzi pubblici erano stipati di gente.

Ancora più grottesco il regolamento dei ristoranti e bar: se eri seduto al tavolo potevi stare senza mascherina, ma se ti alzavi per andare in bagno o alla cassa dovevi indossarla immediatamente. Una scemenza senza senso, una dimostrazione perfetta di come tutto fosse un teatro dell’assurdo, senza alcuna logica se non quella del controllo e della sottomissione cieca a regole insensate.

E poi arrivò il Green Pass, la chiave della libertà condizionata. Concesso come premio ai vaccinati, negato ai reprobi. Una patente di cittadinanza a tempo determinato, che ha spaccato società, famiglie e amicizie. Un esperimento di discriminazione legalizzata, dove il diritto di vivere normalmente veniva concesso solo a chi si conformava. Era davvero una misura sanitaria o un primo assaggio di controllo sociale su scala globale?

Il Controllo Totale: Stipendi Bloccati e Caccia all’Uomo

Le persone che non si vaccinavano venivano private dello stipendio, ridotte alla fame per costringerle alla sottomissione. Le spiagge deserte erano pattugliate da droni e forze dell’ordine, inseguivano chi osava prendere una boccata d’aria. Tutti chiusi in casa, come animali in gabbia, mentre le élite godevano del loro potere assoluto. Una vera e propria truffa globale, un test di intelligenza collettiva che molti non hanno superato.

Si è trattato di una guerra psicologica, dove il dissenso veniva criminalizzato e la paura era il metodo di controllo supremo. Hanno trasformato il quotidiano in una prigione, riducendo le persone a individui isolati e impauriti. La pressione psicologica era tale da portare molte persone a denunciare perfino i propri vicini, come nei regimi più oscuri della storia. Una società spaccata, manipolata e oppressa in nome di un virus la cui pericolosità veniva amplificata senza limiti.

La Scienza Come Dogma, le Cure Negate e i Vaccini che Non Erano Vaccini

La scienza non è mai stata discussione, dubbio, metodo. È stata un monolite imposto dall’alto, incarnato da virologi star e “esperti” in diretta TV. Le cure precoci, le terapie alternative? Tabù. Si preferiva lasciare le persone senza assistenza, farle peggiorare, intubarle e contare i morti. Tachipirina e vigile attesa: questa è stata la “cura”.

Ma i vaccini che non erano vaccini hanno fatto il loro corso, e ora il mondo osserva un’ondata di morti improvvise, inspiegabili per chi si rifiuta di vedere la realtà. Le case farmaceutiche – immuni da responsabilità legali – hanno realizzato profitti stellari, mentre i governi ci hanno mentito senza vergogna.

Non tutte le dosi erano uguali. Hanno testato diversi lotti, come se l’umanità fosse un laboratorio a cielo aperto. L’mRNA era una tecnologia sperimentale, mai testata su larga scala, eppure ci hanno detto che era “sicura ed efficace” senza un’adeguata sperimentazione a lungo termine. Molti si sono accorti della farsa e hanno fatto finta di vaccinarsi: siringhe vuote, dosi saline, certificati falsi. E i politici? Quanti di loro hanno ricevuto davvero il siero che imponevano agli altri? Se fosse stato davvero sicuro, perché tante élite hanno evitato l’ago con ogni scusa possibile?

Molti medici hanno provato a sollevare il velo della menzogna, pagando un prezzo altissimo. Il professor Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina, denunciò apertamente la pericolosità di questi vaccini sperimentali, mettendo in guardia contro il rischio di effetti collaterali gravi. Fu ridicolizzato, screditato e ignorato dai media mainstream. “Questi vaccini sono un veleno. Nessuno può dirsi al sicuro dagli effetti avversi”, disse Montagnier, ma la sua voce fu soffocata.

Conclusione: E Adesso?

Oggi, il sipario è calato. L’emergenza è finita, ma le macerie sociali restano. Fiducia distrutta, economie devastate, diritti compressi in nome della sicurezza. La prossima crisi sarà usata ancora come arma di controllo? Saremo pronti a resistere? Il tempo lo dirà. Ma una cosa è certa: chi ha orchestrato questa farsa non si fermerà finché non troverà nuovi modi per stringere la presa sul mondo. E noi, cosa faremo?

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